martedì 11 novembre 2008

New York, Reconstruction: The Art of Salvatore Meo


Pavel Zoubok Gallery presenta una mostra su lavori realizzati con tecniche e materiali misti e disegni dell’artista SALVATORE MEO (Philadelphia 1914- Roma 2004).

La galleria è lieta di accogliere i suoi visitatori al vernissage che si terrà giovedì 13 novembre dalle 16 alle 18 e durante tutta la durata della mostra.
L’indirizzo della galleria è: 533 West 23rd Street (tra 10th & 11th Avenues)
Orario di apertura: dal martedì al sabato dalle 10 alle 18.

Salvatore Meo, iconoclasta e innovatore, considerato un pioniere dell’assemblaggio, durante la sua carriera lunga quasi cinquant’anni, ha accorpato costantemente oggetti trovati, con un interesse particolare per il disegno e l’astrazione gestuale. E’stato uno dei primi artisti americani ad usare materiali provenienti dalla natura e scarti prodotti dall’uomo: oggetti rotti e/o abbandonati recuperati dalla strada, cassetti di mobilio, vecchi giocattoli, vestiti, pacchetti, ferri dei pattini, ossa, corde e fili, ferri arrugginiti. Si pone come precursore del rinnovato interesse per il Dada durante gli anni 50’ al quale contribuì la pubblicazione di Robert Motherwell “The Dada Painters and Poets (1951)” e l’installazione dell’Arensberg Collection al Philadelphia Museum of Art.

Meo non era interessato alla trasformazione alchemica dell’ordinario, la sua era un’esplorazione poetica dell’abbandono, del deperimento e della distruzione. Contrariamente ai suoi contemporanei Pop e Nouveau Realist quali Robert Rauschenberg e Mimmo Rotella, rifiuta il linguaggio seducente del mondo commerciale. I suoi impianti riverberano con una malinconia e un senso dell'alienazione che riflettono non solo il suo straniamento dalla corrente principale culturale, ma la sua empatia profonda per gli espropriati, siano essi oggetti o la gente. In questo senso, il suo lavoro trova una maggior affinità con le figure contemporanee quali Jannis Kounellis e David Hammons. Malgrado il suo ruolo attivo all'interno della comunità artistica italiana e l’acclamazione iniziale negli Stati Uniti e all'estero, Meo rimase sempre nascosto.

Nato nel sud di Philadelphia nel 1914 da genitori italiani, studiò presso la University of the Arts, la Tyler School of Art e the Barnes Foundation. Lavorò presso l’atelier di Stanley Hayter ed ebbe rapporti con il Philadelphia Print Club. Nel 1949 all’età di 35 anni grazie alla Fondazione Tiffany poté studiare in Italia e dal 1951 si trasferì stabilmente a Roma cominciando ad esporre con una mostra personale prezzo la galleria Chiurazzi. Durante il periodo del Gruppo Origine, l’importante rivista post-Futurista Arti Visive introdusse una nuova generazione di artisti quali Alberto Burri, Piero Dorazio, Enrico Prampolini e Achille Perilli.

Meo, redattore di Arti Visive per gli Stati Uniti, promosse i suoi colleghi italiani a Philadelphia e New York dove teneva un secondo studio. Ebbe numerose attenzioni da parte della critica e degli artisti italiani d’avanguardia.
Nel 2004, in seguito alla sua morte è stata creata la Fondazione Salvatore Meo per conservare e promuovere la sua ricca eredità artistica. (www.fondazionesalvatoremeo.org) Il suo studio, situato accanto alla Fontana di Trevi a Roma, è stato conservato nella relativa condizione originale ed contiene centinaia di lavori realizzati durante cinque decadi.

Il 15 ottobre si è inaugurata a Philadelphia un’altra mostra di Salvatore Meo: “Assemblages (1948-1978)” alla galleria Rosenwald-Wolf Gallery (The University of the Arts, Philadelphia) a cura di Sid Sachs che durerà fino al 26 novembre. Queste due esposizione del lavoro di Meo sono accompagnate da un catalogo a colori, curato da Sid Sachs e pubblicato con il generoso supporto della Fondazione Judith Rothschild e sotto il patrocinio dell’ Istituto Culturale Italiano di New York.

Per maggiori informazioni o per le immagini, si prega di contattare Maggie Seidel at (212) 675 7490 o all’indirizzo e-mail maggie@pavelzoubok.com 533 west 23rd street, New York, NY 10011 f 212.675.8672

In Italia : Antonella Pisilli della Fondazione Salvatore Meo: fondazionesalvatoremeo@tele2.it

mercoledì 15 ottobre 2008

Philadelphia, Rosenwald-Wolf Gallery - Salvatore Meo: Assemblages 1948-1978


“Salvatore Meo: Assemblages 1948 – 1978,” the largest post-war period exhibition by the pioneering collage and assemblage artist – and Philadelphia native – Salvatore Meo (1914-2004) is being presented at the Rosenwald-Wolf Gallery at The University of the Arts, October 15 – November 26, 2008. The show is being held in conjunction with a companion exhibition at New York’s Pavel Zoubok Gallery.

One of the first American artists to use found objects prior to the 1950s revival of interest in the Dada movement, Meo studied at The University of the Arts, Temple’s Tyler School of Art and the Barnes Foundation. He worked in Stanley Hayter’s atelier and was involved with the Philadelphia Print Club. A 1949 Tiffany Foundation grant enabled the 35-year-old to study in Italy and by 1951, he was a permanent resident in Rome and began exhibiting there, with a solo exhibition at the Vetrina di Chiurazzi Gallery., Meo served as the U.S. arts editor for the important post-Futurist review Arti Visive , through which he actively promoted his Italian colleagues in Philadelphia and New York, where he kept a second studio.

Meo created mixed media constructions with an interest in drawing and gestural abstraction. His work drew upon the humblest of materials – broken and/or discarded objects from the street such as dresser drawers, toys, clothing scraps, torn packages, shoes heels, bones, string and rusted wire In contrast to his contemporaries Robert Rauschenberg and Mimmo Rotella, Meo rejected the seductive imagery of the commercial world. His works reverberated with a melancholy and sense of alienation, reflecting not only his estrangement from the cultural mainstream, but his deep empathy for the dispossessed.

Meo garnered serious attention from leading Italian avant-garde critics and artists. He exhibited widely during the 1950s, with Burri, Capogrossi, Dorazio, Matta, Prampolini, Rotella and others. While Meo’s pioneering use of found materials eluded general audiences, his influence on the artists of the period and those who followed was almost universally acknowledged by progressive critics. Meo’s political rejection by the jury of the 1956 Venice Biennale was reversed by his inclusion in the next Biennale. Three years later, William C. Seitz included Meo in his seminal “The Art of Assemblage” at the Museum of Modern Art in New York. This was the first major museum survey of the medium and included important works by Picasso, Schwitters, Rauschenberg, Bontecou, Rotella and many modern and contemporary masters. Simultaneously, the Charles Egan Gallery presented a solo exhibition of Meo’s assemblages from 1946-1961, with favorable reviews published in The New York Times and Art News. Later, noted Italian critics Emilio Villa and Mario Diacono presented Meo at the Metropolitan Gallery in Rome. Despite their best efforts, Meo remained outside of the mainstream, a condition perpetuated by the artist’s life-long ambivalence toward the commercial art world.

An “artist’s artist” and equally important a “critic’s artist,” Meo left a deep impact. The catalogue from his 1971 exhibition at Rome’s CIAK gallery documented his influence with writings by key Italian art world writers

After his death in 2004, the Fondazione Salvatore Meo was created to preserve and promote his rich artistic legacy. His studio directly behind the Trevi fountain has been preserved in its original state and is home to hundreds of works spanning five decades. The Rosenwald-Wolf Gallery exhibition is presented in collaboration with the Italian Cultural Institute of New York.

Rosenwald-Wolf Gallery @ The University of the Arts (Sid Sachs, Director: 215/717-6480)

333 S. Broad Street, Philadelphia, PA 19102

sabato 4 ottobre 2008

Giornata del Contemporaneo



ALLA SCOPERTA DI SALVATORE MEO

Questa manifestazione diventa l'occasione per far conoscere il lavoro dell'artista italo americano Salvatore Meo (Philadelphia 1914 - Roma 2004), nascosto dalla storia per quarant'anni, esponente importante nell'evoluzione artistica del collage e dell'assemblaggio degli anni '50 e '60. In questa circostanza verranno organizzate visite guidate allo studio con la presentazione della sua vita e del suo percorso artistico. 4 ottobre 2008 - Dalle 13.00 alle 18.00 (Visite guidate su prenotazione. Max 6 persone ogni ora).

martedì 10 giugno 2008

Pavel Zoubok Gallery | The Culture of Collage


New York, 12 June - 8 August 2008, 1968-2008 the Culture of Collage, Pavel Zoubok Gallery. Meo is present together with artists such as Joseph Cornell, Al Hansen, Geoffrey Hendricks, Ray Johnson, Martha Rosler, Ken Solomon, and May Wilson.


venerdì 22 febbraio 2008

Reggio Emilia | Emilio Villa poeta e scrittore




Reggio Emilia, Chiesa di San Giorgio, 23 February - 6 Maggio 2008, Emilio Villa poeta e scrittore, curated by Claudio Parmiggiani. Meo is present with "Guerriero", 1963. Other artists include Piero Manzoni, Jackson Pollock, Mark Rothko, Cy Twombly. Exhibition catalog Edizioni G. Mazzotta, Milano, 2008, pp 520, (section Meo pp 251-255) color. ISBN 978-88-202-1875-1

sabato 3 novembre 2007

SculptureCenter | Forgotten Sculptors – Forgotten, Continuous, Influx

  1. New York and Rome, 3 November, The SculptureCenter and the Meo Foundation, Forgotten Sculptors – Forgotten, Continuous, Influx: 30 Hours at SculptureCenter, part of an ongoing work that extends in time, about forgotten sculptors and their place within non-history. Emilio Fantin, Joan Jonas, Luigi Negro, Gianarlo Norese, Steve Piccolo and Cesare Pietroiusti. This particular chapter is articulated as a micro-play and spatial intervention with a satellite feed in real time and related performance with Steve Piccolo and young art historians at the Meo Foundation in Rome.

mercoledì 30 maggio 2007

Pavel Zoubok Gallery | In Context collage + abstraction

New York, 31 May – August 10, In Context collage + abstraction, Pavel Zoubok Gallery. More than fifty artists, including J. Evans, L. Nevelson, J. Rothschild, K. Schwitters, J. Tworkov, J. Villeglé. Meo is present with a mixed-media assemblage Movements in a city, 1960 c. The color catalog of the exhibition, published by Pavel Zoubok Gallery, includes a text by Peter Hobbs.